E' uscito lo scorso 11 Marzo "Hai paura del vuoto?", l'album di debutto dei Vertigine Versus, band bresciana prodotta da Paolo Valli. Qui sotto l'intervista a Diego, Enrico, Claudio e Guido, e il video di "Voglio uccidere Michelle".
Salve ragazzi, parliamo un po' dei Vertigine Versus. Da dove venite e cosa portate di nuovo nel panorama italiano?
Ciao Riserva Indie, noi 3
arriviamo da Brescia mentre il bassista è dell’Emilia Romagna e nel contempo
studia con il cantante a Milano, siamo in realtà dispersi per la Lombardia. Noi
portiamo del cantautorato con arrangiamenti americani, quando facciamo
songwriting partiamo spesso da un testo pronto sul quale poi scriviamo gli
accordi e successivamente arrangiamo strumento per strumento. Questo ci
permette di avere un sound a metà tra cantautorato e rock band con i chitarroni.
Qual è il concetto che ruota
attorno ai brani di "Hai paura del vuoto”?
I brani di “Hai paura del
vuoto?” sono una climax ascendente e raccontano la storia di un ragazzo che
vive costretto da varie strutture sociali/status che lo mandano fuori di testa. Vive circondato da varie storture e cerca di ragionare su quanto siano vuote
molte situazioni e comportamenti socialmente condivisi. Per il ragazzo
risultano gesti obbligati che lo spaventano, non capendo la particolare
visione del mondo che lo circonda.
Il titolo dell'album
inevitabilmente richiama un album icona del rock italiano. Qual è il vostro
rapporto, a livello di ascolti, con la scena nazionale?
Siamo molto legati alla
tradizione cantautorale italiana, Battisti in primis è certamente una pietra sulla quale abbiamo
costruito un pensiero musicale critico, un innovatore che risulta attuale
persino oggi.
Parlando di band siamo legati
alla scena milanese, ci piacciono gli Afterhours ai quali ci siamo rifatti per la nostra parte punk e
incazzosa, a ”i Ministri” che sono a nostro avviso la rock band italiana che fa
un cazzo di spettacolo rock, spostandoci poi ci sono i Verdena che hanno il
grunge addosso, rabbia e melodia. Insomma ci piacciono le band che suonano e
scrivono i loro pezzi con criterio ed idea, anche i Subsonica sono fenomenali, “Eden” è un album che per
armonia, sound design e writing non ha eguali, i primi 2 album dei negramaro da
spavento, testi, linee vocali, arrangiamenti, anche i Linea 77 che restano idoli
indiscussi dalle superiori ad oggi.
Parliamo di "Voglio
uccidere Michelle", del video dell'insolita location in cui è stato girato.
Abbiamo girato il playback
nella chiesa di S.Desiderio a Brescia, una chiesa sconsacrata che oggi è sede
di Scenasintetica, una compagnia teatrale organizzata da Antonio Fuso, che
ringraziamo per la location e la creazione di un luogo atto a far circolare
cultura e musica. Ogni spettacolo della compagnia è permeato da queste due
costanti e invitiamo tutti i lettori interessati alla ”musica” nel senso più completo della sua accezione ad informarsi sul sito di Scenasintetica, ne
resterete davvero felici.
"Meteora" parla di
ricerca di "like" e di social network. Secondo voi Internet è più
libertà e opportunità o oppressione e dipendenza?
Internet oggi è la prima forma
di promozione per un gruppo senza contratto, ed anche se ne avesse uno
sicuramente la propria pubblicità verrebbe svolta attraverso internet ed i
social media. Questo è libertà ed opportunità per gli invisibili come noi, infatti,
adesso, se ora stai leggendo l’articolo stai pensando a ciò che sto scrivendo
ed avremo la tua attenzione per tutto il tempo che continuerai a leggere.
Stiamo parlando di un messaggio, sto veicolando un mio pensiero ed è ovvio che
per un gruppo che vuole farsi sentire questa è un’opportunità. Poi succede che
vedo amici virtuali che escono con la propria ragazza e fanno la foto al cazzo
di piatto che stanno per mangiare scrivendo: "Stasera cenetta con il mio amore
<3<3", poi li vedi perché sei nello stesso posto ma non si guardano in
faccia… lì ho capito: il fine della serata era comunicare a me amico virtuale
che: "ho una ragazza/ho i soldi per
andare a cena/sono felice”, ma in realtà è così? Si cerca solo di apparire e di
essere condivisibili dai più. Questa è oppressione e dipendenza se vivi per
poter mostrare un qualcosa di artificiale che poi non esiste quando spegni il
cell.
Parliamo dei vostri
live. Avete una dimensione solamente elettrica o adattate qualche vostro brano
anche a un set acustico?
Essendo degli indigenti
solitamente suoniamo per poco denaro e dovunque ci venga concesso. Capita
spesso di suonare in contesti molto
underground tipo ”bar di provincia con alcolisti di terza età in un sottoscala
di 2mx2”, la nostra musica è fatta da accordi quindi sì, quando ci viene
chiesto ci divertiamo a fare gli acustici anche di tutto il live set elettrico.
Spesso la difficoltà del
rock italiano è quella di dover rendere la musica troppo
"dipendente"dal testo. Come vi trovate con la composizione in italiano?
La composizione in italiano ci
piace e ci fa sentire a nostro agio. Abbiamo 2 tipi di approccio al songwriting, il primo è improvvisare una linea vocale in fake english o fake italiano
mentre girano degli accordi, facendo questo pieghi la melodia alla musica; successivamente si rielabora il testo con la linea vocale piegata all’armonia.
Il secondo modo sta nel
musicare un testo, solitamente è un lavoro abbastanza veloce perché se hai un
bel testo pensato per una canzone la canzone è già fatta e la musica cercherà
di attirarti verso il messaggio del testo. Sono due sapori diversi ma comunque
appetibili se si vuole comunicare. Il rock secondo noi deve comunicare
qualcosa. "Sole Spento" dei Timoria è rock ma ha un testo che vuole dirti qualcosa,
quello è equilibrio e si dovrebbe sempre tendere a quello.
Parliamo della registrazione
e della produzione di Paolo Valli. Quanto ha influito Paolo nel lavoro finito?
Il lavoro di Paolo ha influito
molto sul sound e soprattutto sulla testa, ha migliorato i pattern ritmici dei
pezzi, apportando modifiche che hanno svoltato il pezzo liberando zone in
frequenza che prima erano occluse da suoni che non servivano.
Il taglio heavy dato
dall’attacco dei transienti estremo è stato un marchio di fabbrica che
porteremo avanti.
L'album è uscito l'11 Marzo. Quali sono i formati previsti e come si
fa ad acquistarlo? E' previsto un giro di concerti di presentazione?
Per l’acquisto del disco si
potrà procedere attraverso i più conosciuti digital store: iTunes, Deezer ecc. Per la copia fisica basterà mandare un messaggio alla pagina e potrete
ricevere il disco a casa oppure venire a sentirci live, di cui diremo a
tempo debito sulla pagina di fb.
Grazie per la vostra disponibilità
ragazzi e chiudiamo con il classico "momento Marzullo". Fatevi una
domanda e datevi una risposta!
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