Questa non sarà la solita recensione fredda e distaccata che potreste leggere sulle riviste di musica specializzate o su qualche bacheca di facebook, una di quelle piene di paroloni e paragoni. Anche perchè, si sa, non ne siamo capaci. Per noi i Suede rappresentano qualcosa di speciale, e qualcosa di speciale è ciò che è successo ieri sera all'Estragon di Bologna.
La band (nella formazione composta da Brett Anderson alla voce, Matt Osman al basso, Simon Gilbert alla batteria, Richard Oakes alla chitarra e Neil Codling alle tastiere e chitarra) si è presentata sul palco carica di energia, come se fossero ancora gli anni '90, come se 15 anni non fossero mai passati. A differenza loro, noi questi 15 anni in più li abbiamo sentiti! Siamo uscite dal locale devastate, come se avessimo percorso a piedi la Liegi-Bastogne-Liegi!
La band (nella formazione composta da Brett Anderson alla voce, Matt Osman al basso, Simon Gilbert alla batteria, Richard Oakes alla chitarra e Neil Codling alle tastiere e chitarra) si è presentata sul palco carica di energia, come se fossero ancora gli anni '90, come se 15 anni non fossero mai passati. A differenza loro, noi questi 15 anni in più li abbiamo sentiti! Siamo uscite dal locale devastate, come se avessimo percorso a piedi la Liegi-Bastogne-Liegi!
La gioia più grande è stata vedere Brett Anderson darsi completamente alla gente, sopratutto alle sottoscritte! Siamo ancora qui a raccontarvelo grazie al nostro defibrillatore da viaggio. Dopo i vari lavori da solista, infatti, che lo vedevano in una dimensione più intima e pacata, è riesploso regalandoci l'illusione di essere ad un concerto del 1995. Richard, tanto bravo e tanto musicalmente in forma nonostante la sua “non forma”. Simon bravissimo anche se da sotto il palco riuscivamo a vedere solo la sua fronte e la nuance prugna dei suoi capelli, sempre uguali dal 1993. Matt ci ha deliziato più volte con il mitico passo dell' “anca sbilenca”. Neil, la fotomodella superba, un pezzo di ghiaccio... ma già lo sapevamo e gli vogliamo bene anche per questo!
Dall' ultimo album Bloodsports sono stati eseguiti sei brani ( Barriers, Snowblind, It Starts and Ends With you, Sabotage, What Are You Not Telling Me, For the Strangers) alcuni dei quali hanno reso molto più dal vivo che su disco. La scaletta, composta da venti canzoni, ci ha regalato momenti da infarto del miocardio, come il trittico da paura The 2 of Us, The Asphalt World e Still Life. Altre perle insapettate sono state Daddy's Speeding come partenza e This Hollywood Life come il “finale che non ti aspetti”.
In conclusione vi diciamo che: 1. Non vi siete ancora liberati di noi anche se ci è mancato davvero poco! 2. I Suede hanno ancora tanto da dire e noi li ascolteremo molto volentieri! 3. Se sei a piedi, l' Estragon è in culo al mondo!
PS: Già che ci siete ascoltate anche i Teleman, il gruppo di apertura, davvero carini ma che con i Suede non c'entrano una mazza chiodata!
Testo,foto e video delle Mariellas
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