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martedì 22 gennaio 2013

"Desert Love For Lonely Graves", il debutto dei Weird

                                                                                     
I paesaggi brulli e scarnificati di Montaliana memoria o le periferie malate ed arse della trilogia di Kiarostami, sono questi i primi due possibili scenari che si configurano all’orizzonte ed entro i quali potrebbero dipanarsi le storie di questo DESERT LOVE for LONELY GRAVES, esordio dei giovanissimi Weird. Prodotto e registrato da Marco Barzetti, Chitarra e voce del terzetto capitolino, ancora prima di affacciarsi sul mercato discografico ha già assunto i contorni di un piccolo caso. Rimbalzato di tweet in tweet, di post in post, in rete è già iniziata la caccia  frenetica a quello che, a detta di tanti, si profila come uno degli esordi più importanti dell’anno in corso. Sette tracce, concepite una come sorta di continuum dell’altra (un tempo si sarebbe chiamato  “Concept”, appunto) ma allo stesso tempo attraversate da una dicotomia netta e raggelante. 
I “Desert Love” sono gli amori impossibili, quelli narrati nella filmografia e nella  letteratura di ogni tempo, quelli che albergano soltanto tra le pieghe del tuo cuore e sai già che non si faranno mai carne, sono le ansie, le paure, quella secca sete di un pomeriggio d’agosto che ti trafigge la gola. “Lonely Graves” sono le vittime di tutto ciò, quelle persone troppo sensibili e diafane agli occhi dei “normali”, tutti coloro che si torcono le budella in attesa di essere redenti da una mano che li afferri e li trascini in una sorta di Iperuranio dei sentimenti. Di delineare i contorni delle storie e delle trame se ne occupa la chitarra trasognante di Marco Barzetti che, in un’orgia di caldi riverberi, si concede ciò che soltanto chi ha l’urgenza e la foga dei vent’anni può concedersi, in combutta con il basso avvolgente e legnoso di Matteo D’Argenio che si preoccupa di impastare il suono e dargli identità.  La batteria gelida e marziale di Massimiliano Pecci si premura di far tornare tutti con i piedi per terra: rullante secco e piatti siderali scandiscono i ritmi vitali di queste sette piccole creature. Ecco l'album in streaming e in free download.

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