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venerdì 30 novembre 2012

Indievidui presenta Giovanni Block e il Lungomare liberato



Classe 1984, Giovanni Block cresce tra musica e teatro. Il flauto è lo strumento col quale si diploma al conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli.
Le esperienze tra orchestre e concerti solista sono il trampolino di lancio per una carriera da cantautore che raccoglierà consensi nelle più importanti kermesse italiane: da Musicultura ad Arezzo Wave, dal Club Tenco al Premio Fred Buscaglione.

Block rappresenta quella parte di Napoli che ripulisce le proprie origini dal rumore colorato che invade l'immaginario collettivo. Osserva ciò che accade intorno ed elimina le distinzioni tra il capoluogo partenopeo e il resto dello Stivale.
Canta la società immergendo le sue liriche nell'assurdità fatta di gente in strada, politici in poltrona, tivvù urlata e arte silenziosa.

Dopo un'eccellente gavetta fatta di un EP e posti d'onore in numerose compilation, nel 2011 giunge il momento dell'album d'esordio "Un Posto Ideale".

Ideale-idolatrato-idealizzato-idilliaco. Tanti gli aggettivi che possono affiancare il lungomare liberato di Napoli, che per INDIEVIDUI diviene scenografia de "Il Paese del Vinello".


♪ Lungomare l i b e r a t o






Si potrebbe chiamare la città delle emergenze.
I più ottimisti la chiamano la città del mare.
I più tradizionalisti la città di Pulcinella.
A Napoli ogni problema diviene emergenza.
Al contempo ogni questione risolta diventa una liberazione.

Sarà per questo che il lungomare che accompagna il percorso della Villa Comunale svuotato dalle auto si autoproclama Lungomare Liberato, vanto a lungo termine dell'operato del sindaco De Magistris. Divenuta un'area interamente pedonale, via Caracciolo nell'estate 2012 si trasforma in meta di vacanza, per chi alle ferie estive ha dovuto rinunciare. Spettacoli, cineforum e passeggiate sono l'occasione per godere di uno spazio nuovo, inaugurato con le selezioni dell'America's Cup in primavera.

Ma il Lungomare Liberato è davvero il simbolo della città?
A vederlo in un giorno qualunque viene in mente lo slogan di alcuni commercianti che chiedono "lungomare liberato o desertificato?".
La ztl del mare è dunque sinonimo di discordia.
Ad alimentare le polemiche vi è l'argomento Acquario, ovvero la prestigiosa Stazione Zoologica Anton Dohrn. La struttura neoclassica circondata dal verde della Villa Comunale -- all'interno della quale si svolge la tredicesima puntata di INDIEVIDUI - che perde i finanziamenti statali e rischia la chiusura, passando così da unico esempio al mondo di acquario ottocentesco e tra i più importanti istituti scientifici d'Europa a luogo dimenticato.

Alla città delle emergenze, INDIEVIDUI risponde ancora una volta con la musica.

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